mercoledì 29 settembre 2010

Tranquilli, Jacko è vivo, fa affari d'oro e balla con noi su Second Life

L’idea beccheggia tra i colpi d’anca della tenzone defilippica e la poesia sepolcrale foscoliana, tra l’agnizione lacrimosa di Carramba e la sodal catena made in Recanati. Sodal, ma soprattutto commercial. Tentazione fatale, quando il defunto cui stringersi attorno vale parecchi zeri. Molto più da morto, spogliato di debiti e cattiva stampa, che da vivo. Ristampe, collezioni, dvd, libri, foto esclusive: la veramente vera verità su mister Jackson è un bric-à-brac di perturbanti fesserie e memorabilia seriali, fanatismo a tutto un euro e commemorazioni pay per view. L’ultima trovata della serie è Planet Michael, gioco interattivo della californiana See Virtual Worlds che ha tutte le fattezze di una Second Life costruita intorno a Michael. Chi si immagina la buon’anima di Jacko mentre brandisce alabarde spaziali al ritmo di Thriller, si dedichi però ad altri titoli. Il pianeta virtuale di Michael è un Mmo (e cioè un gioco di massa) poco incline alla guerra e molto ligio alla compravendita. Del tutto gratuita, l’iscrizione permette agli utenti di bighellonare tra i set di videoclip storici, di orecchiare vecchi e vecchissimi successi, e soprattutto di barattare cimeli e cianfrusaglie del caro estinto. «Michael ha sempre percorso nuove strade per esprimere la propria creatività – spiega  John McClain, uno dei responsabili incaricati di gestire i diritti legati all’immagine del cantante – anche con l’ausilio della tecnologia. Planet Michael sarà l’occasione per celebrare in modo innovativo un personaggio senza precedenti, la sua vita e la sua arte». Tanta comunione, ma altrettanta fatturazione, dicevamo. L’accesso al server del gioco è gratuito nella versione base, mentre i più incontentabili potranno acquistare espansioni e Dlc (contenuti scaricabili) capaci di amplificare senso e qualità dell’esperienza ludica. Qualunque cosa sia davvero, Planet Jackson sarà comunque lanciato in orbita solo alla fine dell’anno prossimo, nella momentanea perplessità dei fan. Tanti, multietnici, e mediamente con il pelo sullo stomaco. Parte di loro si chiede se questo mercatino delle pulci camuffato da Second life e social network, riservato per di più a una fascia d’età che va dai 13 anni in su, possa avere peso specifico in una galassia già affollata come quella esplosa intorno al re del pop. Josh Gordon, portavoce del team di sviluppo See Virtual Worlds, assicura che Planet Michael «permetterà davvero ai fan di immergersi in un universo fatto a immagine e somiglianza di Michael Jackson e interagire con altri fan con cui giocare e socializzare». Ma dell’esperienza ludica, a parte il solito ambaradan di faccine e “dadovedgt”, stringi stringi si è capito poco. Il comunicato stampa di See Virtual Worlds accenna a «un universo virtuale di pianeti connessi», e definisce quello di Jacko come il «primo dei pianeti a tema che verranno pubblicati nell’Entropia Universe». Molto chiaro, non c’è che dire. Un po’ meno entropico,  Usa Today ha spiegato invece che le ambientazioni ricalcheranno i più celebri video del nostro, da Beat It a Smooth Criminal, passando per le nevrotiche sincopi di Thriller. E che le stesse faranno da proscenio agli avatar di Michael, impegnati in sfide mozzafiato a colpi di moonwalk e singulti gastrointestinali tipici della star. Gli amici di Michael testeranno il proprio x-factor tra una puntata a Bad Land e un salto a Billy Jean City, ma cotanto sbattimento potrà essere diluito in defatiganti sedute di shopping. Il circuito dello microtransazioni sarà decorato dall’immancabile e salvifico fund raising. I giocatori potranno versare piccole somme a favore di svariate cause benefiche. Planet Michael non va confuso però con il game annunciato da Ubisoft sotto tutti i migliori alberi del prossimo Natale. Lì ci sarà da studiare le mosse di Jacko passo passo in una sfida da giocare on line contro gli agguerriti imitatori del Peter Pan d’oltreoceano. Una mano sulla tesa del cappellino, un’altra che arpiona il basso ventre, i fianchi che spingono su e giù come stantuffi, e tanti estatici gridolini. Astenersi sedentari: se a questo punto vi avanza una fiammella di vita, e c’è ancora un’oncia di rispetto nello sguardo dei vostri figli, vi toccherà pure cantare.

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