venerdì 26 marzo 2010

Avatar, il terzo avvento del cinema del futuro


Effetti speciali strabilianti. Sullo schermo tanto quanto al botteghino. Al di là della qualità intrinseca di un plot non irresistibile, Avatar sembra destinato a segnare il terzo avvento del cinema. Il film di James Cameron possiede tutti i crismi per aprire una nuova era della celluloide, dopo quelle che ne decretarono l’evoluzione, in coincidenza con l’introduzione del sonoro e del colore nel secolo scorso. Eidolon del nuovo corso è la terza dimensione. Il fantasy del regista di Titanic è una di quelle opere che il parere del critico non muta di una virgola. Il suo valore è il mezzo, e nel mezzo c’è il messaggio. Le tecniche impiegate per realizzare Avatar, dal motion picture a quel Reality Camera System che consente di riprodurre la percezione della profondità propria dello sguardo umano tramite la sovrimpressione di due punti di vista che emulano i nostri occhi, avvicinano sempre più la Settima Arte a quel sogno stregonesco che l’ha partorita poco più di cento anni fa. E strappano il cinema da ciò che Bazin descrisse come il complesso di mummificazione, l’istinto di conservare la realtà in una forma di vita apparente. Se le promesse del 3D saranno mantenute, non si tratterà di far rivivere sullo schermo ciò che esiste o che non è mai nato, ma di abbattere lo schermo lasciando che la realtà ne fuoriesca irreversibile. Si prepara dunque il passaggio da una realtà virtuale, a una realtà totale? Ancora presto per dirlo, o filosofarci su. È certo invece che, se la transizione c’è, l’exploit di Avatar le ha impresso una brusca accelerazione. Ridley Scott, regista di Blade Runner, ha già chiesto alla Universal un budget aggiuntivo di 8 milioni di dollari per regalare al suo Robin Hood, ormai in fase di post-produzione, la terza dimensione. La major per ora nicchia, ma Scott è solo l’ultimo dei grossi calibri ad aver bussato agli Studios per avere un pezzetto di rivoluzione. In coda ci sono anche Gorge Lucas, che ha già chiesto 10 milioni di dollari per una riedizione di Guerre Stellari in 3D, e Peter Jackson, fermamente intenzionato a riportare la trilogia del Signore degli anelli nelle sale, dopo un accurato restyling tridimensionale. Ma dal grande al piccolo schermo il salto è breve. Lo scorso mese, Sony, Lg e Panasonic hanno già presentato televisori 3D che entreranno in commercio in estate. Sky si prepara invece a trasmettere, per il momento solo per pochi fortunati, gli incontri della prossima Coppa del mondo in Sudafrica su un canale specifico a tre dimensioni. Maggiori incassi, più spettacolo, tecnologia a prova di pirata. Avatar è il vaso di Pandora che contiene il futuro.



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