lunedì 9 marzo 2009

Se ti piacciono gli Afterhours, ascolta Moltheni. Il nuovo album gioiello


«Tanto alternativo ed insolito quanto dolce e psichedelico, il disco, supervisionato e prodotto da Giacomo Fiorenza, esplora territori lirici e sonori decisamente nuovi, visionari ed enigmatici». Così, altatensione.it, presenta I segreti del corallo, ultima fatica discografica di Moltheni. In perenne crossover, le strade del cantautore marchigiano incrociano anche in quest’album il folk e il rock a ogni crocicchio, conferendo al suono una gamma emotiva che svaria dal minimalismo più metodico alla potenza più dirompente e massiva delle percussioni. Tritolo puro, e piuma d’oca, che Moltheni, al secolo Umberto Giardini, alterna sempre con tempismo sopraffino. Una tela tessuta a perfezione dagli intarsi di Pietro Canali al piano, Barbara Adly nella sezione vocale e Carmelo Pipitone alla chitarra elettrica. Registrato e mixato in analogico, tradizionale e fresco insieme, I segreti del corallo è un lavoro asincrono e atipico, che non mancherà di risollevare gli animi dopo i postumi sanremesi.

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