lunedì 19 gennaio 2009

No line on the Horizon: firmato U2



Una lingua di terra di foggia lunare, tagliata a metà da un cielo di barbara vuotezza. Tinteggiature scarne dalle cromie patibolari, che oscillano in un grigiore surreale. L’immagine di Hiroshi Sugimoto, fotografo giapponese che griffa la cover del nuovo album degli U2, consacra l’orizzonte infinito e l’eternità dei sogni, che sopravvivono a dispetto del reale e delle meschinerie individuali, nel deserto della contemporaneità. Una pausa di riflessione, a metà fra vita vissuta e vita pensata, coronata dall’omonimo simbolo dell’interruzione, reso celebre dai comandi analogici degli apparati video sonori, posto dall’artista giapponese a metà fra cielo e terra. No Line on the Horizon, ennesimo crack annunciato di Bono e compagni, si presenta ancora una volta intenso e disperato, lirico e possente, come nell’abituale universo immaginifico della band. Un lavoro complesso e a tratti difficile che vedrà la luce il 16 febbraio, ma già battezzato dal primo singolo estratto, Get on your boots, su tutte le radio da lunedì 19 gennaio. Undici tracce, da Moment of Surrender a Cedars of Lebanon, che scalderanno questo lungo cogitabondo inverno.

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